In occasione del Convegno sulla Teologia della tenerezza in papa Francesco (Assisi, 14-16 settembre 2018) Sua Santità Papa Francesco ha pronunciato il seguente discorso, ricevendo la Comunità del Centro familiare Casa della Tenerezza e i partecipanti al convegno in Sala Clementina il 13 settembre alle ore 10.30:

 

Cari fratelli e sorelle,

vi saluto cordialmente e ringrazio il Cardinale Bassetti per le cortesi parole che mi ha rivolto a nome vostro, e anche per le vostre parole, che mi hanno aggiornato sul lavoro che voi fate. Rifletterete in questi giorni sulla teologia della tenerezza, e io vorrei semplicemente dirvi qualcosa, perché quando ho visto che era questo il titolo, ho incominciato a studiare. Mi avete fatto leggere questo libro per capire qual era “la cosa”. Un bel libro, lo conoscete, quello di Rocchetta. È bravo… È lui? [applausi]

Io, semplicemente, vorrei proporvi tre spunti.

Il primo riguarda l’espressione teologia della tenerezza. Teologia e tenerezza sembrano due parole distanti: la prima sembra richiamare l’ambito accademico, la seconda le relazioni interpersonali. In realtà la nostra fede le lega indissolubilmente. La teologia, infatti, non può essere astratta – se fosse astratta, sarebbe ideologia –, perché nasce da una conoscenza esistenziale, nasce dall’incontro col Verbo fatto carne! La teologia è chiamata allora a comunicare la concretezza del Dio amore. E tenerezza è un buon “esistenziale concreto”, per tradurre ai nostri tempi l’affetto che il Signore nutre per noi.

 

Continua a leggere il discorso integrale:

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2018/september/documents/papa-francesco_20180913_convegno-tenerezza.html

 

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