Laudato si
Laudato si. Testi di Barbara Baffetti e Alessandra Mantovani http://www.ilsicomoroeditore.it/libri/bambini/laudato-si/
Laudato si. Testi di Barbara Baffetti e Alessandra Mantovani http://www.ilsicomoroeditore.it/libri/bambini/laudato-si/
Con “Il Pozzo di Giacobbe”, dopo “La Libertà sai cos’è?”, è già nelle librerie “La Tenerezza sai cos’è?”. Testi di Barbara Baffetti e splendide illustrazioni di Nicoletta Bertelle. Perché la Tenerezza che insegna a farsi “piccoli”, sia scoperta anche dai più piccoli. http://www.paolinestore.it/shop/la-tenerezza.html
di Barbara Baffetti, illustrazioni di Nicoletta Bertelle La libertà sai cos’è? Dare una risposta a questa domanda, a volte non è facile neppure per gli adulti. Di essa si fa un gran parlare, ma in realtà non è facile comprendere quella vera. Questo libro si rivolge ai più piccoli proponendo [...]
Non è molto comune, in ambito ecclesiale, affrontare l’argomento del talamo nuziale. Anche se molti lo confinano nell’ambito privato o lo considerano un tema off-limits, esso riveste un grande significato simbolico: rimanda infatti all’intimità come «luogo teologico» nel quale gli sposi, donandosi, sperimentano l’amore di Dio, lo rivivono in se stessi e celebrano il loro essere nel Signore.
In sintesi
La rivelazione biblica del volto di Dio muove da un orizzonte apparentemente paradossale: il Signore è il Totalmente-Altro, l'Altissimo, l'Ineffabile, il Tre volte Santo, non raffigurabile in alcuna figura terrena e non identificabile con nessun idolo, e tuttavia è il Dio-con-noi, un Dio che si rende personalmente presente e s interessa alle sorti del suo popolo, descritto perfino con sentimenti umani come la collera e la gelosia . La sua trascendenza si coniuga, in mirabile unità, con l immanenza del suo amore misericordioso e la sua tenerezza.
In campo teologico non è per niente abituale riflettere sull'esistenza cristiana e sullo stesso comandamento nuovo in un'ottica di tenerezza. Eppure, un percorso di questo genere è decisivo se si vuole che la Chiesa si presenti al mondo come il sacramento della tenerezza di Dio, di un Dio di bontà e di grazia e non dì punizione e di paura. La verifica teologica sulla tenerezza porta con sé notevoli implicazioni di ordine ecclesiologico. Non è possibile parlare di tenerezza senza mettersi in discussione come Chiesa e come singoli. In cammino con i più umili. La teologia della tenerezza suppone, di fatto, la prassi della tenerezza e pone in crisi un modo di essere cristiani che rimane alla superficie o si accontenta di un cristianesimo mediocre, senza slancio ed entusiasmo, Essa proclama alla comunità dei credenti che senza il vangelo della tenerezza non si risponde pienamente al vangelo dell'amore che il Maestro ci ha lasciato, divenendo alla fine incapaci di portare agli uomini il lieto annunzio della grazia. Anzi, fuori del vangelo della tenerezza è forte la tentazione di essere o di tornare a essere una Chiesa del dominio e dell'esclusività. Uomo e donna sono chiamati ad andare, entrambi, a "scuola di tenerezza", arricchendosi reciprocamente dei doni di cui sono portatori e impegnandosi a costruire insieme, in un dialogo positivo e rispettoso della differenza, un'autentica "civiltà della tenerezza". E che cosa significa andare a "scuola di tenerezza" se non aprirsi agli orizzonti ineffabili dell'Assoluta Tenerezza?